martedì 21 aprile 2015

Frieder, una parola, un nome, un ricordo....



Frieder è una parola tedesca che significa: portatore di pace; ma è anche un nome che più o meno vuol dire la stessa cosa. A volte le circostanze possono addirittura  rivoltare il significato. Mi spiego: tempo fa acquistai un cagnolino e lo chiamai Frieder, la scelta del nome è evidente, un bisogno profondo di pace in questo mondo di odio e di guerra. Dopo qualche tempo per motivi di salute, purtroppo dovetti dare via l'animale ma ahimè proprio quel gesto senza volerlo fu causa di odio e di una vera e propria guerra. Si potrebbe immaginare che desiderando una cosa si verifichi l' esatto opposto? A me càpita. 
Devo ammettere che  l' accaduto non ha avuto pesanti ripercussioni nella mia vita tali da doverla sconvolgere; in quanto al nome Frieder, bè, almeno so che se un giorno dovessi decidere di adottare un eventuale nuovo cagnolino o gattino o chicchessia, userò un nome contrario rispetto a  quello che penso e che provo, magari avrà un epilogo più felice. 
In fondo, pensandoci, tutta la mia vita è sempre stata 'costellata' di insuccessi tutte le volte che ho desiderato troppo intensamente qualcosa o qualcuno...
Aspettare guardando la 'finestra di fronte' non si ottiene gran che, anzi non si ottiene nulla, nulla è dovuto o regalato e a volte, come nel mio caso, nemmeno lottando si riesce ad ottenere... 
E pensare che proprio "La finestra di fronte" di Ferzan Ozpetek è sempre stato uno dei miei film preferiti ...
Così come Frieder sarà sempre nei miei ricordi......
E vabbè ... 
Alla prossima 
Ciao.

giovedì 16 aprile 2015

Sconforto

Quando ti accorgi che quello che hai sempre rifiutato di fare lo stai facendo da una vita, quando ti accorgi che sei troppo grande e che è troppo tardi per cambiare vita, quando le tue giornate scorrono da sole e tu vivi la vita per inerzia, senza entusiasmo, aspettando e sperando che qualcosa prima o poi cambi... 
Il filo tra la vita e la morte lo senti così sottile che ti sembra debba spezzarsi da un momento all' altro, basta solo un momento di sconforto di debolezza, di sfiducia, un momento in cui non vedi via d' uscita ed ecco che lì decidi di spezzare quel sottile ed inutile filo! 
In quel momento si diventa egoisti non ci si preoccupa della sofferenza che si può provocare, le persone più vicine ti sembrano improvvisamente quasi indifferenti perché pensi solo alla tua di sofferenza che è al di sopra di tutto. 
E sei lì da sola a combattere con il tuo inconscio che vorrebbe finalmente liberarsi di quell'inutile filo e la tua coscienza che sovrasta, il tuo super io che ti blocca e ti consiglia di aspettare ancora... aspettare... e continui così a vivere aspettando, aspettando che qualcosa cambi... 

Alla prossima..

venerdì 10 aprile 2015

Il tempo passa

È passato davvero troppo tempo dall' ultima volta in cui ho aperto il mio Blog per scriverci su qualcosa. Il fatto è che quando sono a corto di idee non mi va di scrivere cose così, tanto per riempire le pagine. Gli argomenti devono essere davvero interessanti per decidere di scriverci due righe.
È un periodo un pò così, a volte si tende a dare la priorità ad altre attivitá come ad esempio la pittura. Si, a periodi mi va di dipingere e allora ci metto tutta l' anima, tutta me stessa, tralasciando altri interessi. Questo è uno di quei periodi. Dunque immagino che per molto tempo non pubblicherò idee. Ma non è detto, a volte la vita ci riserva molte sorprese...
Alla prossima allora.
Ciao.