mercoledì 28 ottobre 2015

Donne ieri e oggi


Mi chiedevo se la parità tra uomini e donne abbia portato vantaggi a queste ultime. Se una volta le donne godevano di un certo rispetto in quanto femmine, oggi questo rispetto è andato a farsi benedire, basta vedere come gli uomini le insultano in particolar modo quando si è alla guida di un veicolo, auto o moto o bicicletta. Forse nelle epoche passate ciò non avveniva per strada ma solo in casa con le proprie mogli... Però tutti noi ricordiamo quei tempi in cui per strada lor signori si toglievano addirittura il cappello alla vista di una Signora. 
Un secondo aspetto che notavo è il look delle signore e signorine. Una volta erano più curate, attente al loro abbigliamento fatto di corsetti, guanti, gonne lunghe e vaporose, cappellini sfiziosi e velette, oggi le ragazzine camminano come cammelli e le signore di una certa età sembra non abbiano vestiti nei loro armadi ma stracci da indossare in ogni occasione. Naturalmente non generalizzo, le eccezioni ci sono sempre, per fortuna. 
E poi notavo una non certo sottile differenza tra il viso di una donna con figli che lavora fuori casa e quello delle donne di un epoca passata: credo che oggi le donne  abbiano bisogno del lifting per salvare un aspetto precocemente logorato dallo stress della vita moderna, ieri tutto ciò non serviva, la pelle delle donne era salvaguardata dal tipo di vita che conduceva, una vita tranquilla, senza lotte di predominanza, senza invidie e senza stress. 
Ma come ogni cosa però, c'è sempre il rovescio della medaglia... ;) 
Alla prossima. 
Ciao. 

sabato 17 ottobre 2015

Ingorgo

Ci sono momenti in cui si avverte una sorta di ingorgo nella propria testa. I pensieri e le preoccupazioni si accavallano, si scontrano, si aggrovigliano formando una matassa ingarbugliata e non si riesce più a ricomporli, non c'è più logica, naturalmente nemmeno le parole riescono ad esprimere con precisione quello che sta accadendo nel proprio cervello, si avverte solo un certo livello di incontenibile pazzia. Ecco che ad un certo punto bisogna farsi violenza e fermarsi, lo si deve fare per il proprio bene. Perché è in questi momenti che il pericolo di compiere scelte sbagliate può diventare molto forte, errori imperdonabili per i quali si rischia di ritrovarsi catapultati in situazioni irrimediabili.

venerdì 9 ottobre 2015

Rancori


I rapporti umani sono molto complessi. Due amici vanno d' accordo finchè gli argomenti di discussione si mantengono su certi livelli superficiali, i problemi nascono quando una delle due parti decide, diciamo così, improvvisamente di diventare se stesso. Rivelarsi per ciò che si è realmente, essere sinceri ed esprimere liberamente un giudizio non solo su persone estranee ma anche sulla persona che si ha di fronte, provoca inevitabilmente un cambiamento di rotta da parte di quest' ultima, si assiste ad un repentino cambio di atteggiamento, l' umore si fa più cupo, gli sguardi più circospetti, insomma c' è un improvviso allontanamento di cuori. 
Allora se è così, un rapporto amichevole sincero non si potrà mai instaurare. Se due persone per farsi compagnia devono necessariamente limitarsi a sostenere un finto dialogo, passare le ore insieme magari ridendo e spettegolando come comari, non si potrà mai creare nulla di costruttivo, il rapporto di amicizia diventa un puro passatempo per anziani, ci si incontra per andare a giocare a bocce o a carte, così, tanto per passare il tempo. Potrebbe reggere per un limitato periodo di tempo ma dopo subentrerà inesorabilmente quella  noia tipica di chi, ormai alla fine dei suoi anni, non fa altro che aspettare che sopraggiunga la sua fine.
Alla prossima.
Ciao.

lunedì 5 ottobre 2015

Il tempo non basta mai

Immagino un tempo senza tempo. Certo sarebbe perfetto, no time no stress. È pura utopia, me ne rendo conto, ma sarebbe bello fermarsi un attimo ad immaginare come trascorrere una giornata seguendo i propri ritmi e tempi. Un personale orologio biologico decide quando svegliarsi, corpo e mente decidono se muoversi o continuare a poltrire, la pancia decide se e quando deve essere riempita, la mente decide se sottoporre corpo e spirito ad una fatica mentale o fisica. È superfluo ammettere che noi comuni mortali possiamo solo limitarci ad immaginare che questa utopia si trasformi in realtá ma esiste un esiguo numero di gente che, beati loro, questa realtá la vivono, sto parlando naturalmente degli sceicchi e di quei super fortunati che non devono alzare un dito perché, tanto, hanno i loro schiavetti che pensano a tutto. E niente, ogni tanto mi fermo a pensare e a sognare, cápita a tutti, no?  Ognuno di noi, sono sicura, vorrebbe provare a vivere una sensazione simile, anche solo per decidere se è di nostro gradimento o no. Dopo averci provato possiamo "tranquillamente" continuare a vivere quel tipo di vita, se così la si può definire, che il destino ha inesorabilmente deciso di donarci.
Alla prossima.
Ciao :)