mercoledì 21 gennaio 2015
Adottare un animale
Oggi mi va di affrontare un argomento sicuramente amato, ma non sempre, da moltissime persone: adottare un cane o un gatto o un criceto o un canarino o .... insomma ognuno ha i suoi gusti.
Non so davvero da dove iniziare perché l' argomento è così vasto e, per certi aspetti persino delicato, si, perché tutto fila liscio se si parla a favore degli animali, i problemi sorgono quando, invece, qualcuno osa anche solo accennare la sua disapprovazione!
La maggior parte di noi è fermamente convinta che un animale porta gioia in una casa, è un valido antidepressivo, può essere d' aiuto per i bambini autistici, è utilizzato positivamente per la pet terapy negli ospedali sia per anziani che per piccini in difficoltà ... E siamo tutti concordi sulla validità e la positività dell' esperienza.
I problemi, ma non per tutti, sorgono invece quando di tratta di adottare un cucciolo che si prevede passerà tutta la vita con il suo padroncino o la famiglia che ha deciso di adottarlo.
Faccio un esempio: il cane!
Arriva finalmente questo meraviglioso, coccoloso batuffoletto lecca lecca, che riesce ad aprire persino i cuori delle persone più ciniche o tristi di questo mondo! Dopo una giornata di gioco, arriva la sera, bisogna che si vada a dormire! Ma il cucciolotto che fa? Vorrebbe continuare a giocare ma poi si decide ad andare a dormire, si, per un' oretta o due... ecco che improvvisamente nel cuore della notte quando tutto tace d' un tratto iniziano i primi guaiti... il cucciolo inizia a piagniucolare esattamente come un neonato che sveglia i poveri genitori umani nel cuore della notte.. È quello il fatidico momento in cui ci si accorge che quel dolce batuffolo si è trasformato improvvisamente da gioia e divertimento ad impegno continuo, che, per i più coraggiosi e sottomessi sarà tale per i successivi 18 anni circa! Oops ho detto 'sottomessi'! Uh che parolone! Una bestemmia! No, niente permalosità per carità, voglio dire che per affrontare costantemente, giornalmente, per tanti anni, lo stesso monotono impegno, ci vuole un certo grado di sottomissione, come quando si è costretti a svegliarsi tutte le sante mattine e uscire per andare a lavorare! Vogliamo parlare poi dei "ricordini" che ogni tanto il coccoloso lascia distrattamente in giro per casa, nonostante i nostri numerosi e faticosi tentativi di addestramento per fargli capire qual è il posto giusto per depositare scarti organici? Diciamoci la verità non è da tutti avere questa grande forza di volontà!
Il guaio è che spesso questa chiamiamola così mancanza di volontà nel sopportare questa fatica, viene erroneamente
scambiata da alcuni animalisti, come mancanza di sensibilità. Bè qui devo dire la mia: ho conosciuto gente davvero buona, generosa e sensibile che non ha mai avuto un animale domestico. Con ciò voglio dire che grazie a Dio, la bontà di una persona non si può misurare con l' avere o no un animale in casa!
Ps.
Io amo gli animali! Ho un cane e un gatto che amo tantissimo!! 😘
Alla prossima!
Ciao :)
lunedì 19 gennaio 2015
A proposito di mamme.
Si lo so lo so, la mamma è sempre la mamma, di mamma ce n' è una sola.. Ma quando ad una figlia tocca una mamma malvagia, che prova invidia, si, avete letto bene, invidia per la propria figlia?
Questa povera bambina e donna poi, porterà sempre dentro di sè l' amarezza, la delusione, il vuoto. Perché se non si ha una madre con cui confidarsi, su cui contare, di cui fidarsi, con chi mai si potrebbe pensare di avere un legame così forte? Le amiche? Quelle che appena giri l' angolo ti mostrano il dito medio? Quelle che ti regalano sincerità e appena ti giri ti rubano l' uomo con cui stai? No no per carità ...
Ma poi diciamoci la verità, quante ragazze o donne hanno o hanno avuto una mamma che l' adora o che antepongono alla loro felicità quella delle figlie? Si possono contare sulle dita di una mano... O comunque io ne conosco davvero poche.. Ok ok adesso vi sembrerò una persona depressa, che vede tutto nero, ecc... Allora mettiamola così, se una figlia ha avuto nella sua vita una sfortuna così grande, che le ha bloccato una parte della sua personalità, o uno dei Chakra, parola figa tanto in voga in questo periodo, ha solo una possibilità: liberarsi al più presto e con qualsiasi mezzo di questo peso o blocco, abbracciando anche virtualmente la sua mamma perdonandola, come insegna la religione, magari con la frase: "Perdonala, lei non sa quello che fa", auto-convincendosi che la colpa è stata solo della sua incapacità di amare a sua volta causata dalla mancanza di amore da parte dei suoi genitori e, una volta liberata da questo peso, la povera figlia può finalmente costruire la sua vita a modo suo, seguendo la sua naturale attitudine, che non è altro se non quella di amare a sua volta incondizionatamente... Ecco!
Questo mi sembra un finale happy .. Che ne dite?
Alla prossima!
Ciao! :)
Intro
Ho creato questo blog perchè spesso ho sentito l' esigenza di scrivere tutto ciò che mi passa per la testa -e vi assicuro che c' è tanta roba- senza il rischio di perdere amicizie, rischio che si può correre ad esempio sui social network (Facebook, ed altri..).
Sono sicura che prima o poi urterò la sensibilità di qualcuno ma è una eventualità che ho messo già in conto, in fondo fa parte del gioco!
Con questa breve introduzione mando un caloroso saluto a chi avrà voglia di seguire le mie avventure mentali e... alla prossima.
Ciao :)
Sono sicura che prima o poi urterò la sensibilità di qualcuno ma è una eventualità che ho messo già in conto, in fondo fa parte del gioco!
Con questa breve introduzione mando un caloroso saluto a chi avrà voglia di seguire le mie avventure mentali e... alla prossima.
Ciao :)
Iscriviti a:
Post (Atom)