venerdì 27 novembre 2015

La vita vissuta



La vita vissuta si sa, non è mai o quasi mai quella che si è sognato di vivere. Il problema è che quando ci si rende conto è già troppo tardi. Da ragazzi si sogna e si pongono degli obbiettivi, da adulti poi si creano inevitabilmente situazioni che determinano un certo cambiamento interiore, così, il tipo di vita che si vorrebbe vivere da adulti improvvisamente non è più  la stessa che si credeva di desiderare.
Ed ecco che arriva il conflitto. Il problema è che nello stesso momento in cui ci si accorge di ciò, si realizza che è troppo tardi anche solo per pensare ad un eventuale cambiamento. Si pensa, si ripensa, si rimugina, ci si pente, ci si deprime ma non si rimedia.
L'unica cosa da fare è sognare. Che tristezza però! Sapere che fino alla fine dei propri anni non ci sarà spazio nè possibilità di realizzare quello che si è convinti essere il sogno della vita.
E se invece ci fosse una seconda possibilità? Se cioè come affermano certe religioni c'è una reincarnazione dopo la morte? Io già mi prenoterei, vorrei innanzitutto nascere uomo, perché si sa, i vantaggi sono garantiti e poi vorrei incontrare qualcuno che ho perso "per strada" ma che avrei preferito avere accanto a me per sempre. Ma soprattutto vorrei essere quella persona che non son riuscita ad essere: forte, determinata, positiva, mai vulnerabile, in una parola: stronza.
Alla prossima
Ciao :-)

venerdì 13 novembre 2015

Codardi


Spesso faccio fatica ad accorgermi quando alcune persone che incontro nel corso della mia vita mi prendono in giro. Per fortuna ogni tanto mi succede di aprire gli occhi, acuire il mio senso logico e sfoderare il mio pensiero cattivo latente, grazie al quale capisco finalmente che questa gente mi sta letteralmente prendendo per i fondelli. 
Tempo fa chiesi a codeste false persone un consulto con il loro figliolo che ha la mia stessa passione; al momento non ci fu alcuna risposta da parte loro però in compenso (si fa per dire) , nei mesi successivi, si sono interessati, in maniera direi un po' esagerata, procurandomi brochure sopra brochure di corsi di ogni genere e ogni prezzo. Lì per lì ho apprezzato questa cordialità ma poi, riflettendoci bene, ho capito che il motivo di tutto questo interesse era dovuto al solo intento di tenermi lontano dal loro figliolo.  Tempo dopo ancora un altro episodio simile sempre con le stesse persone.. Capisco che per le persone codarde dire in faccia la verità risulta un po' difficile, però quando poi tu, codardo, vieni da me per chiedere un consulto tecnico, cosa dovrei fare io? Mandarti a fare dei corsi per imparare? O mandarti a quel paese per essermi accorta che la tua è solo una falsa amicizia? 
Cerco di rimanere calma e continuerò come ho sempre fatto, con un vaffa nascosto dietro i miei sorrisi. 
Alla prossima. 
Ciao. 

venerdì 6 novembre 2015

L' invidia


Confesso che questa è una parola che fino a qualche anno fa non conoscevo affatto. La parola in sè per sè certo, la conoscevo ma era il tipo di sentimento che non riconoscevo in quanto mai provato.  Si prova invidia per qualcuno quando questi possiede determinate cose in più rispetto a noi, che sia denaro, bellezza, intelligenza, un compagno o marito più ricco o più bello o una villa più grande e più bella, un lavoro più remunerativo ... l'elenco  può durare all'infinito. Insomma quando tu hai più di me. Generalmente si è mossi da questo tipo di sentimento quando conduciamo una vita non proprio soddisfacente motivo per cui, quando si guarda l'altro più fortunato di noi, scatta nel proprio inconscio un desiderio di voler occupare il suo posto o nei casi estremi si può arrivare addirittura a desiderare di eliminare la suddetta persona .  
Un esempio eclatante che mi viene in mente è la riuscita di un progetto come nel mio caso, questo mio Blog. Per far si che abbia successo si conta sul sostegno degli amici, credendo ingenuamente che costoro siano fedeli all'impegno preso con te per la divulgazione del sito. Ci si fida ma poi la realtà è ahimè diversa. Quelli su cui credevi di contare non hanno mosso un dito per far sì che il tuo Blog crescesse.  È lì che ti accorgi che probabilmente questa gente è mossa dal desiderio di vederti piuttosto sprofondare che non emergere, appunto mossi dall' invidia. 
Questa realtà è dura innanzitutto da ammettere ma ancor più dura è accorgersi che persone in cui credi e hai sempre creduto, si comportino invece in maniera infame e infamante. 
Personalmente questo tipo di sentimento, l' invidia appunto, non l'ho mai provata e spero di non doverla mai provare, perché amo occuparmi del mio benessere e non ho tempo di stare a guardare la condizione e la vita dell' altro. 
Bè ogni tanto uno sfogo me lo dovete concedere. 
Sempre con il sorriso, alla prossima. 
Ciao :-)