venerdì 27 novembre 2015

La vita vissuta



La vita vissuta si sa, non è mai o quasi mai quella che si è sognato di vivere. Il problema è che quando ci si rende conto è già troppo tardi. Da ragazzi si sogna e si pongono degli obbiettivi, da adulti poi si creano inevitabilmente situazioni che determinano un certo cambiamento interiore, così, il tipo di vita che si vorrebbe vivere da adulti improvvisamente non è più  la stessa che si credeva di desiderare.
Ed ecco che arriva il conflitto. Il problema è che nello stesso momento in cui ci si accorge di ciò, si realizza che è troppo tardi anche solo per pensare ad un eventuale cambiamento. Si pensa, si ripensa, si rimugina, ci si pente, ci si deprime ma non si rimedia.
L'unica cosa da fare è sognare. Che tristezza però! Sapere che fino alla fine dei propri anni non ci sarà spazio nè possibilità di realizzare quello che si è convinti essere il sogno della vita.
E se invece ci fosse una seconda possibilità? Se cioè come affermano certe religioni c'è una reincarnazione dopo la morte? Io già mi prenoterei, vorrei innanzitutto nascere uomo, perché si sa, i vantaggi sono garantiti e poi vorrei incontrare qualcuno che ho perso "per strada" ma che avrei preferito avere accanto a me per sempre. Ma soprattutto vorrei essere quella persona che non son riuscita ad essere: forte, determinata, positiva, mai vulnerabile, in una parola: stronza.
Alla prossima
Ciao :-)

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